sabato 29 aprile 2017

BRUTTO AFFARE, DETECTIVE DAN


La Storia Americana Attraverso i Fumetti - I° Puntata

Nel 1933 appare nelle edicole un oggetto che non si era mai visto prima, un esperimento che avrebbe cambiato per sempre il mondo dei fumetti. Era un 'book', neanche di grosse dimensioni, che invece di avere delle pagine di testo affiancate ad illustrazioni, come si usava all'epoca con le storie di The shadow, Buck Rogers e Doc Savage, aveva delle pagine composte per intero da 4 strip su, di norma, due colonne, e il formato del volume era di 10x13 pollici (1 pollice = 2,54 cm), in bianco e nero e con la sola immagine di copertina a tre colori. Era il primo Proto-fumetto ideato e realizzato.
Le strip in questione non erano mai apparse prima in nessun giornale, quindi non si trattava neanche di una ristampa, no, il primo numero del Detective Dan Dunn, Agent Operative n. 48, era un albo nato proprio per essere, come riporta la scritta in calce alla copertina, "A story in cartoon", questo quando ancora non esisteva la definizione attuale di 'fumetto', 'comics', 'bande dessinée', o manga.
Quindi quello che vi trovate sotto gli occhi risulta essere il primo albo a fumetti mai realizzato! Prodotto dalla Humor Publications Co., e ideato da Norman Marsh, Detective Dan nasce sulla scia del successo dell'illustro predecessore, Dick Tracy, le cui strip apparivano in svariati giornali fin dall'ottobre del 1931. Le strip poliziesche andavano molto in voga in quegli anni, affiancate ad altre strip umoristiche che vedevano solitamente come personaggi degli animali umanizzati, o a quelle fantascientifiche di Buck Rogers. Nel '33 il mondo del fumetto ha un balzo evolutivo importante: oltre il Proto-Albo-a-Fumetti del Detective Dan, viene ideato Superman (anche se vedrà la sua apparizione nelle edicole soltanto 5 anni dopo), e gli anni a seguire vedranno l'apparire di nuove pubblicazioni tutte di una certa popolarità, in primis la produzione che vede la luce subito dopo il '34. Stiamo parlando di quei 'fumetti' realizzati dell'Imperatore Alex Raymond, che migliorerà le fondamenta per alcuni dei generi fumettistici che seguiranno: principalmente un talentuoso artista che si immola al suo tratto inserirà il fantasy nella fantascienza con Flash Gordon, realizzerà Jungle Jim, il primo 'jungle' senza Tarzan come protagonista, l'Agente Segreto X-9, un incrocio tra Dick Tracy, Detective Dan alla Raymond, e la sua versione della guerra con Rip Kirby.
L'agente in servizio Dan Dunn si differenzia dai suoi predecessori (e da Dick Tracy in particolare) per un maggiore tentativo di realismo sia nella storia che nei dialoghi. I cattivi non sono contraddistinti da orrende sembianze che farebbero la gloria e il piacere di Cesare Lombroso, qui i cattivi sono persone normali, che si mischiano tra la gente e che hanno anche cariche di un certo prestigio (vedi Fagan nell'episodio a seguire) all'interno della società. Parlano 'come mangiano', senza sconti su termini gergali (slang) e senza essere pudici.
E Dan non è infallibile come vedrete sempre nella storia in questione, tanto che nel finale infatti non tutti i 'nodi vengono al pettine'. E non sembra neanche quest'asso con la pistola. È sì un uomo decisamente motivato, rude, duro, che sicuramente se non avesse intrapreso la carriera di poliziotto, si troverebbe ad essere, come minimo, il braccio destro di un boss criminale, o addirittura il boss stesso. Lo dice lui stesso all'inizio della storia che leggerete, rivolgendosi a Dell, Lui ama il suo lavoro, tanto che non potrebbe farne a meno. Potrebbe fare a meno di Dell, ma quando si tratta di menar le mani invece...

NOTE SULLA TRADUZIONE: Il risultato del lavoro di traduzione di Detective Dan: Agent Operative n. 48 è certamente andato ben oltre le nostre aspettative, anche se sappiamo di poter fare di meglio (i tempi stretti ci hanno fatto soprassedere su alcuni migliorie, ma in futuro il progetto verra' aggiornato). Ci siamo trovati tra le mani le scan di una copia unta e bisunta dal tempo e da altre 'intemperie', pertanto non abbiamo lavorato sul migliorare il prodotto, ma sul fondere il lettering al prodotto come se appartenesse all'epoca. Per questo il grado di leggibilita' dipende esclusivamente dalla zoommata sulla tavola come per il prodotto originale, tanto che nei dialoghi fitti la vista tende a stancarsi). Quindi abbiamo volutamente lasciato il grado di leggibilità originale, senza lavorare sui contrasti che avrebbero migliorato certamente la lettura, ma avrebbero alterato un fumetto che ha ben 84 anni, che dev'essere fiero di averli oltrepassati tutti e di essere arrivato 'quasi indenne' nel nuovo millennio.

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