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lunedì 3 dicembre 2018

FOGLIESULFIUME #019


Editoriale #019

"CON IL MONOLITE COMINCIA IL VIAGGIO DELL'UOMO!" tuona Jack Kirby dall'incipit di quel fumetto che è un Cult fumettistico quanto 2001 è anche un "Cult" cinematografico ("Cult" inteso come Culto). Con questo numero compiamo anche noi il nostro grande balzo dentro lo sconosciuto buco nero della mente kubrickiana, ma dai vetri di un'astronave che ci ha costruito un genio della narrazione visiva, il ben noto 'anche ai gatti' Jack "The King Of Comics" Kirby. Quello che leggeremo sarà un vero e proprio connubio tra i due mondi, e tanto altro ancora. Vi garantiamo che, con tutte le libertà prese da Kirby, il lavoro ha avuto il beneplacito dello stesso Stanley, che, come sua consuetudine, controllava maniacalmente ogni cosa che riguardasse i suoi progetti, dai sottotitoli al merchandising. Anche lo stesso Arthur Clark ebbe difficoltà nel distribuire il libro tratto dal film prima del film stesso, in quanto Stanley riuscì a giocarlo d’astuzia, come si evince della fitta corrispondenza conservata oggi allo Smithsonian Institution di Washington.
Nel fumetto Kirby spiega il suo ‘comunque’ personale 2001 Odissea nello spazio, aprendo addirittura altri scenari in evoluzione alle ipotetiche teorie sui suoi enigmi, creando così un altro 2001, una specie di sequel. E infatti così avvenne. Forse spinto dal beneplacito inconsueto del regista, Kirby ne creò addirittura una serie a fumetti che si protrasse per un po’ di mesi, andando a culminare con la creazione di un supereroe dell'universo Marvel, Machine Man. Il personaggio di Machine Man discende da Hal 9000. Per la prima e unica volta, è il cinema che influenza non visivamente, ma narrativamente, lo sterminato universo dei Supereroi della Marvel.
Naturalmente qualche cultore della vecchia guardia può storcere il naso, visto che anche questo fumetto, come fu per King Kong della Cenisio, è stato pubblicato in Italia. Sì, avvenne nel lontano giugno 1977, come supplemento a Capitan America 110 delle Mitiche Edizioni Corno. Quello del Collettivo fogliesulfiume vuol essere sì il festeggiamento dei cinquanta anni del film, che ricorre proprio nel 2018, ma anche una scusa per dare una spinta ad una nuova riedizione. Perché, a meno che non foste stati bambini già nel 1977, oppure avete avuto la fortuna di beccarlo in qualche vecchia soffitta, o in qualche polverosa bancarella, è impossibile leggerlo. Farlo leggere alle nuove generazioni. Non tralasciamo di ricordare una traduzione poco fedele all'originale, diciamo anche con qualche bella libertà autoriale di Luciano Secchi (senza avercene, un altro Mitico Uomo).
Noi, come al solito nel nostro lavoro, abbiamo voluto cercare di tener fede, il più possibile, al testo originale. Il nostro traduttore, onore a Francesco Balestri, ha sudato 164 camice per cavar fuori tutto ciò che Kirby ci aveva messo dentro. Proprio per questo abbiamo sentito la necessità di richiedere supporto ad un esperto di una caratura maggiore proprio sul piano del soggetto filmico, che quindi chiudesse il cerchio per portarlo fino a noi. Parliamo di Michele Tetro, uno dei scrittore e giornalista, uno dei maggiori esperti italiani non solo del cinema fantastico o fantasy, ma proprio specificatamente del film 2001 Odissea nello Spazio.
In pratica è come se avessimo chiuso un cerchio magico, sorprendente…
Nella biografia di Tetro, 2001 compare all'età di 4 anni, e lo spingerà a cimentarsi col genere fantastico scrivendo saggi e racconti sulle principali riviste di settore degli anni '80, da "Omni", all'"Eternauta", da "Yorick Fantasy Magazine" a "Robot". Ha poi spaziato curando varie antologie di 'genere', e quindi potendo portare avanti il suo discorso su 2001. È uscito a ottobre il suo ultimo saggio "Robert E. Howard e gli eroi della Valle Oscura", dove racconta il mondo di Conan il barbaro , Kull & Co., ma troverete una biografia più dettagliata all'interno, insieme ad un articolo con alcuni raffronti tra la traduzione del 1977 e quella del Collettivo fogliesulfiume.
Seguono le nostre ordinarie serie in via d'esecuzione, i Robinson, Archie in versione tassista, Carter che deve trovare un modo per ritornare alle sue dimensioni originali, e Judge Dredd che deve difendere la Statua della Giustizia anche a costo della Statua della Libertà...!
Ah...ma lo spazio sta finendo... poi, comincia anche una graphic novel russa in tre parti, la Dama di Picche, da un opera teatrale di Puskin. Vi assicuriamo che sarà una storia che non potrete dimenticare facilmente, così come la conoscono tutti in quel di Russia. Vedere per Credere!
E Buon Natale dal Collettivo fogliesulfiume!
Ci vediamo il prossimo anno!!!

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