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sabato 25 marzo 2017

RecensioniSulFiume

SHERLOCK, LA LEGGENDA SI E' CONCLUSA...?


Superlativa.
Sherlock presenta l’ennesima svolta delle serie tv. Le serie tv segnano delle svolte quando vanno Oltre. Oltre quello che conosciamo. Oltre quello che abbiamo già visto.
Ogni serie, nel suo piccolo, anche la più sconosciuta raffazzonata ed inutile, segna una svolta proprio per la sua ragione d’essere (non esistono, o almeno, non dovrebbero esistere serie perfettamente uguali tra loro). Poi ci sono serie come Sherlock (in passato questo lavoro l’hanno fatto altre serie come Ai confini della realtà, Happy Days, Twin Peaks, X-files, Sex and the City, Lost, I Soprano, Gomorra in Italia) le cui svolte sono dei punti fermi, dei punti esclamativi da cui non si può più tornare indietro. Per di più Sherlock fa evolvere la serialità in più punti, tutti fondamentali. A parte Conan Doyle che è la struttura contenitrice, il merito principale va a Moffat (che aveva scritto quel piccolo bistrattato gioiellino di Jekyll chiuso dopo appena la prima stagione) e del fondamentale Mark Gatiss, lo stesso interprete di Mycroft.
E’ la scrittura della serie che ha fatto di Sherlock quello che è. Una scrittura sopraffina, agganciata alle regole per disfarsene completamente. Ci sono episodi, gialli che Conan Doyle in persona si sarebbe divertito a scrivere, e si sarebbe stracomplimentato nel leggerli. Mentre i gialli sono tutti strutturati con il detective che indaga per scoprire l’assassino perché ha analizzato il corpo della vittima, Sherlock scardina le regole episodio dopo episodio. Per dirne mezzo, nel secondo episodio della quarta e ultima stagione i canoni della logica gialla sono completamente stravolti, Sherlock e Watson indagano su un assassino ma non sanno chi è la vittima...
Un altro importante pregio principale della serie, laddove molte serie di questo genere si (dis)perdono, è riuscire a contenere questo genere di  personaggi abusati dai media oltre misura. E’ difficile non mitizzare un personaggio letterario /leggendario che conoscono cani e gatti al pari di Topolino e Paperino, soprattutto quando è già un mito in auge, di moda e tendenza ( contemporanea alla serie tv di Sherlock c’è anche la trilogia di Guy Ritchie con Robert Downing Jr., e una serie tv (Elementary) con la versione americana di Holmes). Eppure in qualche modo arcano (da analizzare e studiare) gli sceneggiatori riescono a contenere il tutto in modo stucchevole, plasmandolo di straordinaria umanità. E ci son riusciti ancor di piu’ perché non ci hanno lesinato neanche da quelle situazioni e svolte tipiche delle serie che provano di tutto per tenere alta l’attenzione, ma per i creatori/scrittori di Sherlock il fantomatico ‘salto dello squalo’ doveva apparire come un comune bagnetto ristoratore da ripetere spesso. 

Dal Ritorno imperituro dell’antagonista principale (anche dalla morte), al nemico che non si puo’ sconfiggere, al comprimario familiare segreto che salta fuori all’improvviso ed peggio di quanto potevamo immaginarci, fino alla morte di Sherlock ed eventuale Ritorno con spiegazione. Un intelligente alchimia di personaggi, tipicamente inglesi, shakerati dentro Londra e l’Inghilterra. Londra la vedi, la senti, la tocchi, sia quella patinata della city, che quella sozza e fuligginosa dei sobborghi, ma anche quella normale, quotidiana, tipica, con le case in legno, la carta da parati, e le porte con le molle; nella brevità della serie (solo 16 episodi + il film L’abominevole sposa) abbiamo anche il tempo per fare un salto nel nord dell’Inghilterra, nella brughiera, tra lupi mannari ed esperimenti militari segreti. Cumberlandt eccellente a cui si deve molto (ma che nota qualche problema di stanchezza nell’ultima stagione), a cui si deve questo Sherlock sociopatico, iperattivo e drogato, Martin Freeman ottimo contraltare, e tutto il loro seguito, dall’interpretazione deliziosa di Moryarti al determinante Mark Gatiss/ Mycroft.
Non so se la serie è davvero finita (non ci è dato saperlo), ma spero che l’alchimia si ripeta magari con qualche singolo film, perché è fin dalla prima stagione di Sherlock (nella seconda puntata sembra Dylan Dog!) che ho sempre desiderato di vederlo vs Jack lo squartatore, vs Dracula, e anche Mr Hyde…
Non sapevo saresti finito tanto presto, ci mancherai Sherlock, ma tanto di piu’ perchè ci hai abbandonato a quegli zombi di Walking 


dead (due coglioni nell’attesa di vedere morto Neagan). 
Spero almeno che la nuova stagione di Twin Peaks possa colmare il vuoto…






























































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